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Mondo dei devoti di Krishna


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Gli argomenti finora trattati:



Da Villa Vrindavana: ATTIVAZIONE E-MAIL VILLA VRINDAVANA - 11 Apr 1997

Cari Prabhu,
vi prego di accettare i miei omaggi. Tutte le glorie a Srila Prabhupada.

La presente per informarvi che da qualche tempo abbiamo attivato l' E-MAIL : iskconfi@mbox.vol.it come recapito per lo scambio di informazioni con il Tempio di Villa Vrindavana e il Dipartimento di RKC Radio Krishna Centrale - Firenze.
Normalmente, la casella viene controllata ogni 24 - 48 ore. Vi invito pertanto, quando le condizioni lo rendano possibile, ad utilizzare questo sistema di comunicazione per qualsiasi necessita'.
Siamo presenti anche sulla lista CoolTalk, con lo stesso nominativo iskconfi@mbox.vol.it, e su quella Phonefree, con ID numero 26182.
Buon servizio in coscienza di Krishna, Haribol.
Vostro servitore bh. Gualberto

Da Daniele (Firenze)  -  11 Apr 1997

    Eccomi finalmente anch'io sto in rete. Oggi ho navigato per la prima volta ed è stato stupendo. Mi sono anche collegato con India vaishnava on line, ma quando chiedevo di entrare ne "il mondo dei devoti" mi portava altrove(sempre in geocities)chiedendomi se avevo digitato l'indirizzo giusto ?!

E' un problema che abbiamo già risolto. Il nostro sito è ancora in costruzione, perciò qualche difetto iniziale può esserci perdonato.

    Ho cominciato a trascrivere il Ramayana. Certo che questi racconti sono veramente meravigliosi. Però non so quanto tempo ci metterò perchè sono un po' lento!

L'aiuto che dai al nostro Centro è importante. Grazie.

    Al tuo servizio per qualsisasi cosa possa esserti utile

Non manceremo di fartelo sapere. Hare Krishna.


      Il Ramayana è uno dei più importanti testi della tradizione vedica. La versione italiana è stata pubblicata da Manonath dasa e Daniele la sta trascrivendo. Dopo una correzione, ci auguriamo di essere in grado di farne una ristampa.

Da Daniele (Firenze)  -  16 Apr 1997

      Nota questa lettera è qui resa parzialmente per la presenza di questioni personali da parte del mittente.

    Però ho anche approfittato del tempo libero che la malattia mi ha oncesso per dedicarmi un po' allo studio e al japa. Sto' imparando a memoria i mantra della Sri Isopanishad, che sono meravigliosi; sto proseguendo nella lettura (e nella trascrizione) del Ramayana;

Bene.

    > fatto un po' di coraggio e mi sono buttato nello studio di Itihasa. Mamma > mia, quanti nomi e quante informazioni da imparare! Spero proprio di > riuscirci. E' talmente affascinante come materia.A questo proposito, vorrei > farti una domanda: ma lo Sveta-varaha di cui parli a pag.25 è il Signore > Caitanya?

No. Sveta-Varaha è il primo avatara cinghiale. Il secondo (quello che conosciamo noi) è di colore rosso e uccide Hiranyaksa. Sveta Varaha è apparso molto tempo prima, solleva la terra ecc.

    Devo impararli a memoria tutti quei nomi dei Kalpa?

Ma no, non li so a memoria neanche io. Certo è che lo studio e la memorizzazione di questi argomenti purifica la mente. Tu studia Itihasa senza pretendere di memorizzare tutto. Piano piano entrerai in questa dimensione.

    > A pag.27 parli di atyantika, ma non ho capito bene cos'è; e nitya è la distruzione dovuta al karma?

Fra le classificazioni possibili delle varie distruzioni, atyantika è la distruzione che prende luogo quando il saggio riesce a andare via dal mondo materiale. Comprende sia la liberazione imperosnale che quella definitiva. Viene chiamata distruzione perchè in quel caso qualcosa viene a mancare, ion quanto il saggio si sottrae all'influenza materiale. nitya è la distruzione dovuta ai numerosi agenti di Maya, come il tempo, il karma ecc.

Mi fa sempre piacere sentirti e anche rispondere alle tue domande. E la fanzine sul nostro sito Internet, hai deciso se vuoi occupartene?


      Itihasa è un libro di Storia di cui Manonath dasa è l'autore. Potete prendere informazioni sul testo alla sezionew di Storia del dipartimento di India Vaishnava OnLine che si occupa dell'Università Virtuale degli Stui Vaishnava

Da Fulvio (Napoli)  -   18 aprile 1997

    Sono Fulvio Skynet, i miei omaggi, tutte le glorie a Srila Prabhupada.
    Ho visitato il nuovo sito, sono rimasto molto contento, anzi è più di quanto mi sia mai aspettato di trovare sul Web. Complimenti e grazie del dono che hai fatto ai tutti i cybernauti...
    Ho letto con gusto che trovi "un pò di fuoco" nelle mie domande, ne ho ancora molte altre e spero di non deluderti. Ecco :
    1. Nelle guerra combattuta a Kurukshetra sono morte 600 milioni di persone. Probabilmente molte di queste hanno combattuto insieme ai loro genitori, diciamo 300 milioni di persone. I rimanenti 300 milioni avevano dei genitori , cioè altre 600 milioni di persone.Considerando che 300 milioni erano sposati abbiamo altre 150 milioni di persone.Se consideriamo pure figli,nonni ed altri che non hanno combattuto arriviamo ad una popolazione mondiale, circa 5000 anni fa, di circa 2 miliardi. Questi circa due miliardi mangiavo, si muovevano, si riproducevano, abitavano in case e generavano un sacco di rifiuti. Tutto questo un attimo prima della battaglia, prima che morissero 600 milioni di persone. Dove sono finiti tutti gli altri? Dove sono le tracce ? Esiste una archeologia vedica che dia riscontro storico agli avvenimenti narrati nel Mahabharata/Ramayana così come esiste una archeologia che cerca di dare prove , anche mediante comparazione con le vicende di altri popoli, a ciò che dice la Bibbia ? Gli altri popoli contemporanei alle vicende di Kurukshetra cosa dicono ?

Caro Fulvio, non è possibile rispondere a queste domande in poche parole. Sappi che lo scopo del Centro Studi Vaishnava, di cui India Vaishnava OnLine è la nuova iniziativa culturale, ha proprio lo scopo di provare la storicità di quanto affermato nelle scritture.
Il numero della popolazione della Terra non è andata aumentando con i millenni, come viene spesso affermato nei libri di storia che studiamo nelle scuole, ma ha un andamento altalenante. Alla fine del Dvapara-yuga, sulla Terra vivevano molte più persone che oggi, a riprova del fatto che quello della sovrappopolazione è un problema inconsistente, mentre quello dell'errato utilizzo delle risorse naturali è reale.
Esiste un'archeologia vedica e alcuni ottimi devoti hanno scritto libri interessanti al riguardo. Un'ottimo libro è "Hidden Archeology" di Sadaputa dasa. Loro hanno un sito Internet in cui si può scaricare alcuni capitoli del libro (credo), ma abbiamo bisogno di più tenpo per organizzare i nostri link. Come vedi siamo solo all'inizio di una grande avventura, quella cioè di sferrare un attacco decisivo a quelle teorie secondo le quali i Veda non sono etsti sceintificamente attendibili. Noi sosteniamo il contrario, ma mentre loro si limitano ad accusare senza provare le loro tesi, noi intendiamo offrire prove inconfutabili.

Un libro che ti potrà interessare al riguardo è Itihasa, di cui sono l'autore. Contiene molte informazioni su diversi periodi storici, fra cui quello degli ultimi duemila anni. Puoi trovare alcuni capitoli nella sezione dedicata alla Storia (vedi Università Virtuale degli Studi Vaishnava). Per acquistarlo (visto che sei di Napoli) basta che viene a trovarci la domenica all'indirizzo
via Marco Rocco di Torrepadula 168. L'orario è dalle 18 in poi. Altrimenti possiamo spedirtelo.
In conclusione, le risposte alle tue domande necessitano le elaborazioni che stiamo iniziando a fare grazie al Centro Studi Vaishnava.

    ... Se pensi che ti possa essere utile per l'Università Vedica, per la parte della FISICA, serviti pure di me.

Benissimo, cominciamo subito. Vai nella pagina dedicata alle qualificazioni necessarie per essere parte attiva del Centro Studi, preparati un curriculum e poi spediscimelo via email. Però, visto che abitiamo nella stessa città, sarebbe opportuno incontrarsi di persona.

    A proposito( oggi sono prolisso) perchè chiamate Mantra anche ciò che non comincia per OM ???

Mantra è un termine sanscrito generico, che indica una proprietà, cioè quella di avere un effetto purificatore sulla mente e sul cuore. Pranava (il Mantra Om) non è l'unica vibrazione sonora a sortire quell'effetto, ma anche altri. Ovviamente per essere tali, i Mantra devono essere compresi nella letteratura vedica. Quando si dice che il pranava è compreso nel Maha-Mantra Hare Krishna s'intende che il potere di spiritualizzazione presente in Om è compreso nei nomi Hara, Krishna e Rama.

Da Renzo (Bologna)  -  21 aprile 1997

    Ho visitato il sito dell'Università Virutale degli Studi Vaishnava e ho cercato inutilmente un eventuale paragrafo che spiegasse come richiedere l'iscrizione all'associazione (a mezzo e-mail oppure posta normale), qual'è la quota annuale, come si riceveranno le lezioni, quanti mesi o anni dura la frequenza, quando inizierà il primo anno accademico, ecc. ecc. Io sono seriamente interessato ad iscrivermi.

Per il momento siamo indaffaratissimi ad allestire le nostre pagine Web, continuare con le nostre ricerche, stabilire contatti con varie organizzazioni analoghe alla nostra in tutto il mondo, trovare collaboratori per rendere il nostro sito (che come hai visto è diviso in quattro dipartimenti ognuno potenzialmente vastissimo) sempre più vario e interessante. Le idee non ci mancano; difettiamo di collaboratori. Perciò le iniziative accademiche vere e proprie inizieranno fra qualche mese, appena saremo sicuri di offrire ai nostri studenti-studiosi un prodotto valido.

      Renzo Samaritani
      Ver.A-Altritalia segretario
      cakhet@iperbole.bologna.it
      <http://free.websight.com/VerAAltritalia/>
      p.o. box 610 Bologna-Italy (c/o Sole e Luna) +39 6390301 fax 250110

    P.S. Non ho mai ricevuto quelle due pubblicazioni che avevo ordinato. Non sono per caso ancora state spedite?

Ho chiesto al devoto che avevo incaricato e ho scoperto che la spedizione era stata dimenticata in un cassetto. Domani stesso provvederò. Grazie di avermelo ricordato

    Hare Krishna!

Hare Krishna!

Da Renzo (Bologna)  -  21 aprile 1997

    Cari amici di India Vaishava OnLine,
    per lo spazio "Le vostre domande e le nostre risposte", un rappresentante del nostro "Inferno zen-club" (spero non prendiate troppo alla lettera il nome di tale Circolo Culturale Ricreativo, che è in realtà un posto molto tranquillo e per niente infernale o almeno io lo vedo così) mi chiede di chiedervi (e scusate il gioco di parole) cosa ne pensa l'I.S.K.CON dell'omosessualità.

    Vi prego di non rispondere che non ne pensa niente "in quanto comunque chi vive in un tempio I.S.K.CON e/o prende l'iniziazione da un Maestro spirituale dell'I.S.K.CON rinuncia ad avere rapporti sessuali se non finalizzati alla procreazione, dunque il problema non si pone", come un devoto italiano a mezzo Internet rispose tempo fa (su un altro sito). Sarebbe troppo bello! E se è così allora ok, replicatemi quel tipo di risposta. Ma non posso credere che davvero gli Hare Krishna siano così liberi -anche mentalmente- dal "giudicare", così liberi da condizionamenti morali, ecc. Ripeto: sarebbe troppo bello e auspicabile in quanto personalmente credo che lo spiritualista e/o religioso che segue un cammino spirituale ben preciso e serio ed autentico come ad esempio quello portato in occidente da Bhaktivedanta Swami, debba moralmente pensare a sé stesso e, al massimo, solo "consigliare" gli altri in questioni meno private come l'essere vegetariani, recitare mantras come forma di yoga o semplicemente per liberarsi dallo stress, frequentare in modo libero e senza coercizioni un tempio e i devoti, non fumare quando si è nel tempio e nell'area intorno ad esso, negli ashram e in qualsiasi altro luogo spirituale, leggere i libri di Prabhupada, ecc.
    Rimanendo ad esempio sul discorso "fumo", il devoto -penso io- non andrà certo a dire alla gente "a casa vostra non dovete fumare" o addirittura "se a casa vostra fumate, qui non siete i benvenuti". Giusto? Il devoto, potrebbe però consigliare di "non fumare" per vari motivi non certo di ordine morale: ad esempio, perché il fumo rallenta il processo di evoluzione personale-spirituale della persona ed è un ostacolo sulla via dello yoga. E la stessa cosa -ma può essere soltanto un'opinione e comunque non è la mia- il devoto potrebbe dirla in riferimento al sesso. Ma non all'omosessualità.
    Questo è ciò a cui volevo arrivare: si può sconsigliare il fumo per i motivi già detti, ma non il tipo di sigaretta. Il devoto non dirà "ti consiglio di non fumare quella determinata marca" oppure "fumare quella marca è immorale, fumare quell'altra non lo è". Se l'omosessualità è una variante del sesso, che può essere eterosessuale o bisessuale o omosessuale o transessuale, il devoto (o comunque lo spiritualista) o lo consiglia o lo sconsiglia o sta zitto.

Ciò che il devoto ha detto è esattamente il genere di risposta che ci si dovrebbe aspettare da un religioso ed è difficile aspettarsi che una persona abbandoni tanto velocemente il suo ruolo istituzionale. Dovremmo essere contenti che qualcuno ci ricordi la verità, e cioè che l'essere umano è ultimamente fatto di natura spirituale. Vorrei però fare qualche considerazione per spiegare la ragione di tale risposta.
Il Vaishnavismo è una tradizione strettamente spirituale e le problematiche che preferisce affrontare sono quelle pertinenti all'anima spirituale, lasciando la trattazione delle problematiche fisiche o psicologiche (e l'omosessualità cade sotto quest'ultima classificazione) ad altre istituzioni sociali preposte. La società vedica non era composta di soli puri Vaishnava, ma era una società con tutte le sezioni necessarie ad affrontare qualsiasi tipo di problematica. Anche allora, se andavi da un Vaishnava e cercavi di parlare di omosessualità, lui ti avrebbe risposto allo stesso modo, così come Krishna ha risposto ad Arjuna nella Bhagavad-gita o come Narada ha risposto a Vyasa quando quest'utlimo gli ha posto il problema della sua insoddisfazione. Cioè, che il male va affrontato alla radice e non nelle sue numerose manifestazioni. Per male non mi riferisco all'omosessualità, s'intende, ma a qualsiasi realtà psicologica che si fondi sulla identificazione con il corpo o con la mente materiale. Per cui se si desidera una risposta di tipo sociologico si dovrebbe cercare un sociologo e non un religioso.

La refrattarietà vera o apparente del devoto dell'ISKCON ad affrontare l'argomento dell'omosessualità è dovuta a varie ragioni. La principale è che i Veda (almeno al presente sviluppo dei nostri studi) non ci danno molte informazioni al riguardo dell'omosessualità in epoche più evolute (come in Dvapara-yuga o nelle ere precedenti). Si parla di eunuchi, cioè di persone prive, per scelta o per imposizione naturale, di capacità erettive, ma non sempre gli eunuchi sono omosessuali. Si parla di prostituzione e di eterosessualità, ma sull'omosessualità non ci dicono praticamente nulla. Per cui il Vaishnava, che conferisce valore sacro alle Scritture, tende a dare un giudizio negativo oppure a non darne affatto. Non bisogna condannarlo per questo per le ragioni già esposte, e cioè che il Vaishnava è uno spiritualista.
Inoltre troviamo che non sempre la sessualità è condannata nei Veda. Lo è nella tradizione Vaishnava, che è il veicolo per il diretto ritorno a Dio. Ma i Veda, che nel disegno divino occupano uno spazio "meno trascendentale", danno addirittura insegnamenti e consigli su come condurre una regolata "gratificazione dei sensi" che conduca a una evoluzione psicologica che poi possa condurre finalmente al mondo di Krishna. Il devoto Vaishnava ritiene che se fosse stato possibile avere una vita omosessuale virtuosa, i Veda avrebbero affrontato l'argomento.

    Se, invece, per Prabhupada l'omosessualità non era una variante del sesso ma una perversione che andava, che sò, magari proibita per legge, allora è un'altra cosa. Ma in questo caso vorrei saperlo! Credo di avere il diritto di conoscere le posizioni di una determinata organizzazione su vari argomenti, prima di decidere se aderire o meno all'organizzazione stessa (a qualsiasi titolo e in qualsiasi modo, anche per una semplice collaborazione o soltanto per contribuire economicamente).

Prima di rispondere a questa sezione della tua domanda ho fatto una ricerca sulle opere di Srila Prabhupada e non ho trovato un atteggiamento del genere. Il Vaishnava non è mai intollerante nei confronti di nessuno. Egli vede tutti come anime spirituali, qualsiasia sia la loro conformazione psicologica. Prabhupada era un puro Vaishnava e i suoi insegnamenti andavano in direzione dello sviluppo di una classe sociale di puri Vaishnava. Ma era ben cosciente che la società sarebbe sempre stata composta da una grande varietà di persone con le problematiche più disparate. Il Vaishnava bandisce solo coloro che disturbano la quiete altrui. In altre parole, solo se l'omossesailità di chicchessia è di disturbo ritiene che si dovrebbe intervenire a livello legislativo. Ma questo vale per tutto, anche per l'eterosessualità, la politica, lo sport, insomma qualsisasi manifestazione dell'iniziativa umana.

Se la mia opinione personale è di qualche valore, io ho questa posizione, e cioè che tutto ciò che non arrechi disturbo alla quiete debba essere guardata con simpatia e mai con manifestazioni di rifiuto. Nel frattempo, diamo il benvenuto al Vaishnava che ci ricorda la nostra vera natura trascendentale.

    Come nelle domande di Fulvio, anche nelle mie avrete trovato fuoco! E sò di avervi messo in una posizione un pò scomoda "obbligandovi" a rispondere in forma scritta ("le parole volano, gli scritti rimangono") a una questione così delicata. Ma ritengo che proponendovi come "Università" Virtuale degli Studi Vaishnava non potrete sottrarvi a nessun argomento e, soprattutto, non potrete sottrarvi dal trattarlo in modo scientifico. E' così?

Ti ringraziamo. Il dibattito su qualsiasi argomento, quando questo condotto con educazione e virtù, come nel tuo caso e in quello di Fulvio, deve essere accettato da qualsiasi uomo che non abbia mire settaree. E il compito del Vaishnava devoto di Krishna non è quello di creare una setta ma di educare la gente nei principi universali della spiritualità. Continua ad arricchire le nostre pagine con le tue domande e osservazioni.

    Grazie e un saluto a tutti i lettori.
    Molto belle tutte le pagine di India Vaishnava OnLine! Anche da parte mia, grazie del dono che avete fatto a tutti i cybernauti.

Grazie tante.
Hare Krishna!

Da Laura (Roma)  -  21 aprile 1997

    Cari amici, io vi seguo da diverso tempo e vi ho sempre ammirato per la vostra sincerità. Purtroppo ho un serio problema a casa, quello dei miei genitori, i quali hanno una paura matta di tutte le sette, specialmente quelle orientali. Pensano che drogate la gente o che le ipnotizzate. Poi dopo quello che è successo in America con quella setta di svitati che si sono suicidati per andare sulla cometa, proprio non ne vogliono sapere più niente.

Cara Laura, a Napoli c'è la camorra, in Sicilia la mafia e in Italia un sacco di delinquenza. Nel mondo c'è tanta violenza, ma nessuno si sognerebbe di dire che tutti i napoletani sono camorristi, che tutti i siciliani sono mafiosi e gli italiani tutti delinquenti. Il genere umano si inventa in continuazione guerre disastrose, ma questo non dà diritto a nessuno di chiamare assassino l'intero genere umano. Se qualcuno lo facesse io, che non ho mai ucciso nessuno, neanche gli animali perchè sono vegetariano, mi sentirei insultato.
Bisogna saper distinguere.
Inoltre fra il Movimento Hare Krishna e queste aggregazioni di spostati c'è la stessa differenza che c'è fra il giorno e la notte. Noi rappresentiamo una religione che in India ha centinai di milioni di affiliati e la nostra è una scuola di spiritualità apprezzata in tutte le più importanti università del mondo.
I tuoi genitori hanno fatto la scelta più comoda, lavandosi le mani da una faticosa opera di distinzione. Non è corretto nè rispettoso, soprattutto nei confronti del tuo più che lecito bisogno di conoscenza spirituale. Faglielo capire.