Il "giro d'Italia in tandem" di Benito Busiol  e Clementina De Gobbi

 

Appassionati di ciclismo da sempre, da circa cinque anni partecipiamo con il tandem a varie ciclo-turistiche fra le quali la settimana ciclo-turistica "Gabicce Mare", la "Milano-Sanremo", la "Nove Colli", la "Gran fondo dei Colli Orientali Buttrio-Villach-Buttrio", la "Felice Gimondi" di Bergamo e moltre altre più o meno impegnative.

Maturata la consapevolezza di poter affrontare percosi impegnativi, abbiamo deciso di visitare la nostra bella Italia lungo tutta la costa.

Così, dal 14 maggio 1997 (giorno stabilito per la partenza) al 30 giugno 1997, una pedalata dopo l'altra abbiamo incontrto e parlato con "le persone del luogo" entrando in contatto con realtà diverse dalla nostra. I rapporti con la gente, particolarmente in Sicilia, sono stati di gran disponibilità e di questo ringraziamo tutti.

Lungo il percorso, la difficoltà di trovare campeggi aperti, ha  rappresentato uno dei mggiori problemi del nostro viaggio, in quanto l'apertura stagionale inizia solo verso fine giugno e così moltre voltre è accaduto che, dopo aver pedalato per 80 - 90 km per raggiungere la zona di destinazione, si terminava la tappa con 110 - 120 km prima di riuscire a trovarne uno. Poi arrivati al campeggio non sempre si trovava il negozio aperto per la spesa e in questi casi si rivelava provvidenziale la presenza femminile che, con una super preparazione in gastronomia, riusciva a preparare un ottimo ristoro con gli elementi che uscivano sempre dai ripostigli segreti delle borse (qualche chilo di pasta, una scatola di tonno, un po’ d'olio, un caffè e biscotti al sesamo).

Durante il viaggio abbiamo sempre dormito nei campeggi, portando nei bagagli tutto l'equipaggiamento necessario: il fornello, i piatti, i bicchieri, il cas, i materassini, il sacco a pelo ecc. (peso complessivo del tandem conpresi i ciclisti: 173 kg circa) …. E malgrado tutto,  non ci siano fatti mancare nemmeno delle piacevoli serate.

Inizialmente, lungo la costa adriatica, ed in particolare nelle tappe VI, VII, VIII E IX, ci sono stati alcuni momenti di crisi per le troppe forature (da due a quattro al giorno) e per la rottura dei copertoni (fino a quattro al giorno) dovute alla presenza di buche e vetri sulla strada e alla non perfetta gonfiatura delle gomme.

Le bruciature del sole alle braccia e le vesciche nel "soprasella" si sono verificate specialmente percorrendo la strada del Gargano (FG) ricca di saliscendi. Poi, verso Bari, la situazione è lievemente migliorata.

Abbiamo incontrato altre piccole difficoltà lungo la strada che porta da Messina a Milazzo a causa del forte vento che ci ha obbligato più voltre a scendere dal tandem e a proseguire a piedi.

Lungo la costa tirrenica e in particolare a Palmi (RC), Nicotera (CZ), Sant'Eufemia (CZ), Diamante (CS) e Agropoli (SA) abbiamo trovato le quattro giornate più calde (35 - 40 gradi).

Nei momenti più difficili cantavamo:
"Limon limonero, è meglio in tandem che in cimitero
Linon limonero, con 100 km al giorno ti levi il dottore di torno.
Limon limonero, è meglio un panino mortadella un litro di latte fresco che in cimitero.
Limon Limonero
".

Arrivando a Roma, ci piace ricordare l'incontro con un magazziniere del Camping "Lido di Ostia", appassionato ciclista e isttruttore dei giovani per il ciclismo, e l'incontro con Paola gentile ciclista che ci ha tenuto compagnia per un breve tratto di strada.

Quando pedali, puoi ammirare il paesaggio e la natura da vicino e in modo meno frettoloso: percepisci i rumori che di solito non senti come ad esempio il frinio delle cicale, il cane che qua e là abbaia, le grida dei bambini che un po’ meravigliati nel vedere il tandem accorrono e sembrano qualsi prendere in giro con i loro sorrisi innocenti; apprezi l'aria che accarezza la pelle quando passi sotto l'ombra di qualche albero, puoi contare i limoni o gli aranci di quanche albero (abbiamo percorso per giorni strade immerse tra coltivazioni di fragole e meloni, agrumeti, vigneti e frutteti); i saluti che fai qua e là quando attraversi i paesi vengono contraccambiati udendo la voce del passante che risponte. Solo in bicicletta può succedere!

Ma il tandem in più ti permette di avere vicino la tua compagna pronta ad indicare le cose che a te sfuggono, ti aiuta nella scelta della strada più idonea, di incita nei momenti più duri.

In totale sono stati percorsi 3900 Km in 41 tappe pedalate, con una media giornaliera di 95 Km, e 6 giorni di riposo: uno ad Alberobello (BA), uno a Taormina (ME), uno a Ischia (NA), uno all'Isola d'Elba e dua a Pontedera  (PI) dove abbiano concluso il nostro viaggio fermandoci a far visita ad alcuni parenti, per poi ritornare a Pordenone in treno.

Le giornate e le città più belle?   tutte!
Ricordiamo in particolare il promontorio del Gargano con Vieste (FG), il mercato di Bari, Alberobello (BA), Taormina (ME) e tutta la Sicilia, la costa amalfitana, Ischia (NA), l'Isola d'Elba, il Lido di Ostia (Roma), Grosseto e …. tutti i luoghi visitati. La bicicletta per viaggiare è splendida,  vedi le cose a rallentatore cioè a 25 km orari e non a 120 km orari dell'auto.


Ultimamente dopo il nostro "giro d'Italia" abbiano partecipato alla Gran fondo di Pinarello (Treviso), poi alla Gran Fondo dell'Atala Pasianese (Udine) e cinque tappe in Istria per poi fermarci a Pola per quindici giorni di meritato riposto di gambe ma non di mente.

Stiamo, infatti, pensando al prossimo "gran tour" e possibilmente questa volta, con uno sposor!

 

Busiol Benito è nato a Conegliano (TV) nel 1935 e vive con la moglie  De Gobbi Clementina  a Poincicco di Zoppola in provincia di Pordenone