Sardegna, Lavoro e Parchi Tecnologici


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Nota introduttiva

La
Sardegna, come noi tutti sappiamo, è caratterizzata da una elevata disoccupazione, purtroppo luogo comune di molte regioni italiane.
La nostra isola, come altre regioni d'Europa, deve cercare di vincere lo scetticismo di stare in Europa. L'Europa oggi, come è stata in passato, è il punto di riferimento dello spirito progressista anche in Sardegna, in quanto genera l'ottanta per cento delle decisioni economiche che la riguardano.
La Sardegna di questo nè è al corrente ?
La nostra isola deve orientarsi a recepire i nuovi messaggi di "Comunicazione evolutiva", anche nei concetti principali su cui sino a ieri si basava l'economia.
Basti pensare che ormai tutte le discipline pongono l'accento sulla dinamica dei processi, caratterizzata da assenza di linearità, in cui le situazioni di disequilibrio sono all'ordine del giorno. Già l'economista Schumpeter, nel lontano 1912 esordì nella sua teoria con un concetto che risulta essere attuabile anche ora :"....l'evoluzione è un fenomeno totalmente estraneo..a ciò che può essere osservato in un flusso circolare o in una tendenza verso l'equilibrio".
La scarsa presenza di informazione economica finalizzata a favorire i piccoli e medi imprenditori in Sardegna , ha infatti suggerito di creare un piccolo passo per promuovere la Sardegna non solo in Italia ma anche nel mondo.
Infatti essa fa parte di un programma preciso finalizzato dall'Unione Europea, una sovvenzione globale per gli aiuti alle piccole imprese, e sui ripromette di contribuire alla realizzazione di azioni di animazione economica. Queste attività di coordinamento di servizi reali alle imprese, sono intraprese da un Comitato composto dalle più rappresentative organizzazioni pubbiche del settore : Consorzio Ventuno, Confindustria, Bic Sardegna, Api Sarda, Crs4 Osservatorio Industriale, Casic, Sfirs.
I servizi reali si concretizzano dalla semplice consulenza all'impresa in crescita, al vero e proprio sostegno per avviare o assistere iniziative di ricerca e progetti di innovazione tecnologica.
Questi ultimi temi sono oggi particolarmente ricorrenti riguardo alle nuove prospettive di sviluppo Regionale, che trovato nella costruzione del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna un innovativo strumento di diffusione Scientifica e Tecnologica. A questo riguardo con l'inizio dell'anno, ci sono state delle novità che in qualche modo, potrebbero influenzare positivamente la nostra situazione economica, sul problema disoccupazione, e chiaramente il settore Scientifico. Gli eventi positivi sono stati prima di tutto "l'incarnazione" definitiva del BIC Sardegna in un vero e proprio Incubatore di Imprese presso il Centro servizi del Casic, e il secondo è stato l'effettivo via della regione alla costruzzione del Parco Scientifico e Tecnologico di Pula.
In Italia, negli anni '70, era assolutamente inusuale per una piccola impresa investire tempo e denaro per cercare una collaborazione con un centro di ricerca per migliorare la qualità produttiva.
Solo ultimamente, l'approccio delle piccole e medie imprese nei confronti della ricerca è mutato : infatti questo nuovo approccio, risulta essere il frutto che ora viene gestito dalla collaborazione tra Università e centri di ricerca.
Ora la filosofia è quella di investire più fondi per alimentare una ricerca che produca reddito, ma soprattutto lavoro.

Impresa come Sistema Aperto

Il termine "Sistema" è stato studiato dallo studioso Von Bertalanffy che nè ha elaborato le varie categorie, tra le quali quella che definisce e differenzia i sistemi Aperti da quelli Chiusi.
Infatti il sistema Aperto, al contrario di quello chiuso, ha come caratteristica principale di presentare delle "interazioni", delle relazioni, con il contesto del quale fa parte, l'ambiente circostante.
L'impresa Sarda, per esempio, può sicuramente essere presa in considerazione come un sistema aperto, interdipendente da altri sistemi, in questo caso, dal suo ambiente esterno più ampio come il "sistema Sardegna" in quanto Regione, con il quale interagisce o meglio dovrebbe interagire al meglio.
Ma altri sistemi si possono individuare : le Agenzie Territoriali, gli Incubatori, le Università, i Parchi Scientifici.
Il sistema è caratterizzato da un suo confine, una linea di demarcazione che lo isola e lo caratterizza nei confronti dell'esterno con il quale scambia informazioni. Ma nel sistema aperto, a differenza con gli altri tipi di sistemi, il confine incorpora in se anche la funzione di grande importanza di raccordo tra il "Sistema Aperto", l'Impresa, e "ambiente circostante", ovvero tra il "sistema Osservato" e il "sistema Osservante".
L'Informazione," l'attività, che si estrinseca nella attribuzione di una forma alla realtà che rientra nella sfera di percezione dell'individuo ", è un fattore di straordinaria importanza ; infatti questa attività che si estrinseca nella Comunicazione, mette in contatto due o più entità, due o più sistemi.
Così il sistema osservante tramite "l'informazione", studia e in un secondo momento comunica, con il suo sistema osservato tramite l'invio di messaggi di vario genere.


Le argomentazioni sul concetto di sistema aperto e sugli altri tipi di sistemi vengono studiati dalla Teoria dei Sistemi ; tale teoria studia nei minimi dettagli le possibili circostanze che coinvolgono i sistemi.
Per esempio le informazioni contenute nei "messaggi" scambiati tra un sistema e l'altro, hanno una grande inportanza, in quanto sono questi messaggi che creano all'interno del sistema ricevente una "Sinergia", un maggior valore, una forza in più, che si incorpora all'interno del sistema stesso e unisce le sue singole unità parziali maggiormente.
Oggi come oggi, la Scienza della Comunicazione, tramite le nuove modalità che noi tutti ormai conosciamo, basti pensare all'avvento della Telematica con il fenomeno "Internet", costituiscono un esempio pratico per capire questo fenomeno di relazione tra uomo e computer, e tra sistema e sistema.
D'altronde l'uomo è un sistema aperto che all'interno dell'impresa che recepisce le informazioni dall'esterno e ne fa tesoro creando sapienza e scienza accrescendosi intellettualmente.
Ma l'uomo può accrescere all'infinito il suo sapere ? È tutto positivo quello che l'uomo riesce a recepire dall'esterno ?
L'assimilazione di un sistema ad un organismo vivente conduce Bertalanffy a dare una straordinaria inportanza al momento dello scambio delle informazioni con l'esterno : la apertura e la chiusura di un sistema.
Un organismo, comportandosi come un sistema aperto dinamico, scambia con l'ambiente che lo circonda informazioni. Essendo un sistema e non un'insieme di parti, esercita una resistenza funzionale alle pressioni provenienti dall'esterno secondo il suo "margine di trasformazione possibile". Questo margine funge da limite all'evoluzione, un compromesso tra flessibilità e capacità di adattamento, da una parte, resistenza alla eccessiva evoluzione e ai rischi di disgregazione dall'altra. Ma se può avere un significato positivo l'accrescere sempre più le proprie conoscenze intellettuali, scientifiche, credo che sia molto più soggettivo il discorso sulla positività o sulla negatività delle informazioni acquisite, in quanto posso notare che l'organismo umano ha un suo limite che credo sia composto da variabili anche non molto razionali che fanno "cedere" il "margine di trasformazione".

Gli Incubatori d'Impresa


Il BIC Sardegna, è diventato un vero e proprio "Incubatore", in quanto solo ultimamente ha maturato le sue caratteristiche : una struttura potenziata in grado di accogliere le imprese dentro di sè per offrire il know-how, le cosidette tecnologie morbide alle imprese. Esso lavora in stretta connessione con l'università che lascia volentieri il suo corpo di docenti e ricercatori a disposizione e con gli altri centri di ricerca.
La crisi economica, che ha caratterizzato l'
dei primi anni '90 ha cancellato molti posti di lavoro e la crescita di occupazione non riesce a decollare.
La ripresa economica si sta manifestando in un clima denso di trasformazioni strutturali, tra le quali quelle che se hanno ancora poco da offrire dal punto di vista dell'occupazione almeno potranno contribuire alla nascita di nuove combinazioni imprenditoriali che, a loro volta genereranno nuovi posti di lavoro.Questo è l'incarico affidato alle così dette "Agenzie Territoriali", compito di rivitalizzazione sociale con un duplice fine : lo sviluppo imprenditoriale e lo sviluppo economico allo stesso tempo.
Nelle mutate condizioni ambientali, la creazione di impresa, non più un fenomeno spontaneo, è ,con intensità crescente, l'esito di di una nuovo approccio di "ingegneria sociale applicata al territorio", e, precisamente, agli "ecosistemi territoriali di innovazione". Qui trovano l'habitat a loro più congeniale le fabbriche di imprenditori, quei centri per la creazione d'impresa promossi dall'unioune europea, i BIC (EBN-European Businness and Innovation Centre Network) individuando e consentendo la realizzazione di nuove possibilità imprenditoriali con un diverso impiego dal passato delle risorse produttive.L'Unione Europea crede nella ricetta che "le imprese nascono dalle imprese", frutto della quale è lo Spin Off. Così facendo disegnano una vera e propria politica di rilancio dell'Imprenditorialità : dalla semplice consulenza, all'assistenza generale, alla comunicazione.
Ma nella Sardegna più che mai, la figura del BIC, il nostro "ecosistema territoriale", deve combattere una imprenditorialità dei successori che deve misurarsi su un terreno accidentato particolarmente, dato da una bassa propensione a crescere. Questa risulta essere una Barriera che può rivelarsi ancor più insommortabile quando si scopre che esistono aspri conflitti di mentalità tra la vecchia e la nuova generazione.
Questa "Organizzazione formale", come qualcuno la definirebbe è il prodotto degli anni '90. Durante questi ultimi anni infatti, con il restringersi dei mercati internazionali mentre avanzava un mercato globale in cui i macro-competitori non erano più disposti a lasciare nicchie di mercato a disposizione, il "distretto industriale", il primo stadio di un processo di valorizzazione del territorio, cominciato negli anni '70 , si è trasformato in un nuovo habitat :"l'Ecosistema Territoriale di Innovazione".
L'Ecosistema Territoriale di innovazione è il tessuto connettivo delle "fabbriche di imprenditori", il BIC Sardegna nè è un esempio ; organizzazioni che si pongono tra scienza imprenditoriale e imprenditore singolo proprio col presupposto di creare "impresa".
D'altronde in Sardegna il lavoro sta diventando un lusso, per i più agganciati, da qui la necessità di intervenire capillarmente; con la creazione di nuove imprese, si cerca di allargare la base occupazionale operando non sui prodotti, ma sui metodi manageriali applicati.

I Parchi Scientifici e Tecnologici

Nel campo dell'innovazione l'azione dei Parchi Scientifici e Tecnologici stimola lo sviluppo di relazioni originali tra università e imprese.
Un
Parco Scientifico e Tecnologico è una di quelle iniziative che solo fino a pochi decenni fa non esistevano nel panorama dell'organizzazione del lavoro. Infatti nel 1978, sulla scia di altre esperienze sviluppate dagli anglosassoni, lo Stato italiano decise di localizzare a Trieste, città dotata di alte istituzioni scientifiche, il primo Parco Tecnologico, l'Area di Ricerca.
Ma che cosa è in concreto un PST ?
"Un Tecnopolio o un Parco Tecnologico per definizione è un'iniziativa assicurata dalla collaborazione tra Organizzazioni di Ricerca e Sviluppo Tecnologico, da una parte, e il mondo della produzione e dell'Impresa, dall'altra, con l'appoggio dei poteri pubblici, generalmente locali, allo scopo di accrescere la competitività dei territori e delle imprese coinvolte".
Relazioni tra competizione e cooperazione, operanti da università imprenditoriali, nelle organizzazioni multilaterali di cooperazione tra accademia e industria e negli ecosistemi aziendali, comunità di imprese che in un clima di cooperazione reciproca sviluppano insieme le loro capacità attorno ad una nuova innovazione.
Gli "agenti" di questa azione di innovazione tecnologica, i principali promotori e gestori, veri e propri anelli di congiunzione fondamentali per il PST, sono gli enti pubblici o quasi :le Regioni,i Comuni, le Camere di Commercio e le Università.
Come si è visto un "ecosistema territoriale" di innovazione affonda le sue radici nel terreno dei comportamenti, delle istituzioni e delle politiche a livello microeconomico.Questi quadri istituzionali per il giapponese Masahico Aoki, riprendendo il pensiero del Weitzman, "sono capaci di dare gli incentivi per indurre le imprese a prendere migliori decisioni rispetto alla produzione all' occupazione e alle strategie di prezzo".
Oggi il disegno evolutivo dell'Unione Europea, è arrivato a stabilire l'importanza dei PST che servono come struttura di riferimento agli Ecosistemi territoriali per tradurre in "produzione" i propri risultati. Questo progetto dell'Unione è maturato nel corso del Novecento : il territorio Europeo è disseminato di circa 180 PST.
I PST sono particolari ambienti di innovazione e per l'innovazione che si prefiggono di contribuire allo sviluppo dei processi innovativi territoriali ; in parole povere i PST generano progetti imprenditoriali per innovare industrie, prodotti e mercati.
In questa azione, una corsa all'innovazione , che coinvolge imprese sottoposte a forti pressioni innovative, vengono mosse le principali variabili : creatività, lungimiranza, tempismo e metodicità. Infatti attraverso nuove conoscenze e le conseguenti applicazioni si creano nuovi prodotti che spazzano via quelli obsoleti.
Questo porta a rivoluzionare tecniche di produzione, che rivitalizzano e creano mercati nuovi proprio per accettare questa rivoluzione tecnologica. Quindi la selezione naturale scieglierà le imprese che con tempismo e metodicità avranno preso al volo il "momento tecnologico".
Il Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna è promosso dalla regione sarda attraverso il Consorzio Ventuno. Il Parco , il cui progetto di costruzione è stato di recente varato dalla regione, verrà costruito nella zona di Pula al sud della Sardegna.
Il PST della Sardegna si configurerà come un parco multipolare con una sua sede centrale presso Pula gestito dalla presenza del Crs4, che darà il supporto informatico per i progetti, mentre le altre sedi saranno localizzate a Sassari presso la Corisa, a Oristano presso l'IMC, a Nuoro presso l'Ailun.È stata una scelta voluta la multipolarità : l'esigenza di mettere in rete tutti i centri di ricerca per raggiungere la massima sinergia necessaria alla diffusione dell'innovazione tecnologica, missione del Parco.
Il PST offrirà alle imprese due principali sevizi : servizi orizzontali e specialistici. I primi, di trasferimento tecnologico, prestati dal Parco Scientifico e TecnologicoCentro Tecnologico del Consorzio Ventuno, che lavora attraverso sportelli tecnologici distaccati, servizi finanziari per la ricerca e l'innovazione, servizi informatici avanzati, azioni di marketing del territorio, servizi per la creazione di impresa con il Bic Sardegna etc..
Il secondo tipo di servizi di filiera, che attendono alla Filiera del supercalcolo e delle tecnologie informatiche, Filiera delle biotecnologie, Filiera dei materiali.
I servizi elencati, rispecchiano una realtà di ricerca e di innovazione tecnologica con consolidate esperienze scientifiche che investiranno sempre più la Sardegna creando i presupposti di una rivitalizzazzione dell'isola in senso soprattutto economico.

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